Saranno i giudici del Tar a decidere se Giovanna Caria e Antonello Peru non fanno davvero più parte dell’esecutivo di Mario Conoci. I due assessori di Forza Italia cacciati dalla giunta hanno infatti deciso di intraprendere le vie giudiziarie. Una mossa che il primo cittadino non ha gradito: «Tentano di risolvere una questione politica per via giudiziaria non mi sembra la strada giusta, soprattutto se c’è ancora voglia di ricompattare la maggioranza e di continuare il percorso. Auspico che questa volontà ci sia». Sulle motivazioni Conoci ha già fatto sapere che le comunicherà al Consiglio comunale. «Altri sindaci in passato hanno fatto così, compreso Marco Tedde». 

Fratelli d’Italia, con il coordinatore Marco Di Gangi, ha chiesto spiegazioni proprio al leader locale di Forza Italia, Marco Tedde. «La scelta di passare per le vie legali ci appare difficilmente comprensibile e decisamente poco utile al fine di ricomporre l'attuale frattura politica che ha visto alcuni esponenti di Forza Italia isolati rispetto alla maggioranza», dice Di Gangi. 

«È importante che Tedde chiarisca alla coalizione e ai cittadini algheresi la posizione del suo partito - incalza il coordinatore di Fratelli d’Italia - e chiarisca se il ricorso dei due esponenti forzisti sia una scelta condivisa da e con il partito o sia da ritenersi esclusivamente una scelta solitaria e individuale». 

Nunzio Camerada, capogruppo di Forza Italia, ancora, spinge piuttosto per conoscere i motivi che hanno convinto il sindaco a allontanare i due assessori in quota agli azzurri. «Deve necessariamente menzionare il motivo che lo ha portato a revocare l’incarico fiduciario, perché altrimenti l’atto, secondo la giurisprudenza, è illegittimo. In conclusione – prosegue Camerada – vogliamo che espliciti i motivi, che noi non sussistono, a meno che dietro non ci siano altri interessi per ora celati. Occorre chiarezza nell’interesse degli algheresi non ci debbono essere opacità». 

© Riproduzione riservata