Il gruppo consiliare di Forza Italia interviene dopo l’ultima seduta del consiglio comunale di Alghero che ha visto l’approvazione unanime sulla delibera relativa alla richiesta di indizione dell’inchiesta pubblica al Ministero dell’Ambiente sull’impianto eolico offshore “Mistral”, da realizzarsi a Marrargiu, davanti alle coste di Alghero e Bosa.

I forzisti pur disillusi rispetto all’efficacia tecnica dell’iniziativa consiliare, utile al fine di coinvolgere la comunità cittadina, hanno fatto riemergere in consiglio l’inutilità della Legge 5 della governatrice Alessandra Todde e del Campo Largo, impugnata dal Governo perché violerebbe la Costituzione e sconfinerebbe nelle competenze legislative statali. Legge oggi sotto la scure del provvedimento di sospensione della Corte Costituzionale.

«Una legge che non blocca i lavori in corso e a seguito del verosimile intervento della Corte Costituzionale non potrà intervenire neanche sui procedimenti autorizzativi in itinere», sostiene il gruppo di Forza Italia.

«Peraltro, il Decreto Legislativo del governo Draghi del novembre del 2021, impugnato senza successo dal presidente della Regione Solinas, vieta qualsiasi moratoria dei procedimenti di autorizzazione di impianti di energie rinnovabili fino a che non vengono individuate le aree idonee. Governo Draghi nel quale la presidente Todde svolgeva il ruolo di vice ministro con delega alla “Transizione ecologica”- aggiungono - e questo la dice lunga sullo stato confusionale della governatrice e del suo Campo Largo. La vuota legge 5 comunque nulla dice in tema di eolico offshore, neppure in termini di impianti di approdo e connessione elettrica con impianti offshore come quello di Marrargiu».

Forza Italia ha avanzato una proposta articolata che parte dal presupposto che la legge di Pratobello, proposta dai Comitati di cittadini in lotta per la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, è ben strutturata sotto il profilo tecnico, basata su competenze legislative in materia urbanistica previste dallo Statuto, «e va ad incidere sugli impianti a terra e sugli approdi e connessioni degli impianti a mare, quali quello di Marrargiu, al contrario della Legge 5. E, inoltre, promuove e incentiva la realizzazione delle comunità energetiche.» L’auspicio degli azzurri è che Todde e il Campo Largo regionale accolgano la proposta di Forza Italia e abbandonino al suo destino la legge 5.

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