Ottanta anni fa l'affondamento dell'Onda, il peschereccio colpito dalle cannonate di un sommergibile inglese al largo dell’Asinara.

Sabato 6 maggio l'anniversario, il ricordo di quel triste giorno in cui morirono sette dei nove marinai dell'equipaggio, costretti ad andare in mare nonostante avessero segnalato precedentemente la presenza di un sottomarino nemico nelle acque tra Porto Torres e la sua isola. Il loro racconto dell'avvistamento non venne ritenuto credibile.

Alcuni anni fa l'area della Renaredda è diventata "piazza Eroi dell'Onda" in memoria di quella pagina drammatica della storia di Porto Torres. Non era stata, però, mai collocata una palina stradale a segnalare quella intitolazione. Nel corso della cerimonia in programma alle 10.30, nella piazza verrà deposta una corona d'alloro in ricordo dei caduti proprio sotto la nuova segnaletica: all'appuntamento sono stati invitati i discendenti dei marinai dell'Onda, i rappresentanti della famiglia dell’armatore Delfino, proprietaria del piropeschereccio, le autorità militari e religiose di Porto Torres, e le associazioni combattentistiche e d'arma.

Prenderanno la parola il sindaco Massimo Mulas, l'assessora alla Cultura Maria Bastiana Cocco e il consigliere comunale Gavino Ruiu, pronipote di Ciro Valente, uno dei marinai periti il 6 maggio del 1943.

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