Grido di allarme dei circoli ricreativi a Porto Torres: alcuni, assimilati ai bar, chiusi a causa dell'emergenza Covid, chiedono di poter riaprire.

Le misure restrittive dell'ultimo Dpcm colpiscono duramente questa tipologia di attività, un provvedimento preso nei confronti dei luoghi di ritrovo che hanno una finalità culturale, sportiva e sociale.

L'argomento è stato sollevato dal consigliere comunale Ivan Cermelli che, dopo aver accolto le diverse lamentele provenienti dai proprietari dei circoli cittadini, ha chiesto un intervento del sindaco Massimo Mulas.

"Alcuni titolari di questi locali sostengono che in certe zone della Sardegna i circoli che presentano caratteristiche simili a quelle dei bar sarebbero aperti - afferma Cermelli - dunque chiedo di verificare se queste attività hanno anche la destinazione di somministrazione di alimenti e bevande, perché in questo caso sarebbero equiparati ai bar e quindi potrebbero aprire nel rispetto delle regole".

Nei giorni scorsi il sindaco Mulas ha incontrato i presidenti dei circoli ricreativi cittadini affrontare le difficoltà che ne impediscono la riapertura. "Come responsabile della salute pubblica in città avrei difficoltà a decidere in deroga a quanto prevede il Dpcm già molto preciso su questo settore, - ha specificato il primo cittadino - perché l'esercizio della somministrazione di alimenti e bevande assimilabile al bar nei circoli è soltanto accessorio al fine ricreativo per il quale nascono i circoli. Pertanto essendo attività collaterale, se viene meno la prima non possiamo permettere la seconda, in quanto laddove ci dovesse essere un controllo delle forze dell'ordine potrebbero scattare sanzioni anche salate".
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