Il sindaco di Ittiri, Antonio Sau, è su tutte le furie dopo il trasferimento dei pazienti del reparto di lungodegenza di Ittiri nel presidio di Ghilarza, e del personale medico e infermieristico del reparto di Ittiri all’ospedale Regina Margherita di Alghero per attivare ulteriori 18 posti letto di Area Medica Covid.

“Lo apprendiamo in maniera informale – ha dichiarato il primo cittadino -, da operatori e familiari dei degenti del reparto di Ittiri, visto che nessuno dei dirigenti dell'azienda sanitaria o dei rappresentanti politici del territorio ha avuto la delicatezza e il rispetto istituzionale verso gli amministratori e i cittadini di Ittiri e del Coros, di fare una comunicazione. Le ragioni di questa scelta si possono solo intuire, visto che non c'è stato un minimo coinvolgimento”.

“Come non fosse doveroso informare i cittadini di un territorio – rincara la dose Sau – attraverso i propri amministratori, della sospensione di un servizio o peggio ancora, i degenti e i loro familiari, di un trasferimento in un altro presidio,distante oltre 100 chilometri. Non posso contestare le ragioni della scelta,visto che non abbiamo avuto la possibilità di conoscerne i dettagli, ma la brutalità e lo sgarbo istituzionale sì, e lo faccio in maniera aperta e convinta, anche e soprattutto in considerazione del fatto che il reparto è pieno, a dimostrazione dell'importanza e della necessità di quel servizio sanitario”.

“Non capisco perché – ha proseguito il primo cittadino – ieri si è chiuso Ittiri perché era più vicino a Sassari, e oggi si chiude nuovamente Ittiri anche se è più lontano da Ghilarza. Non so che dire, questo paese ha tanti amici influenti quando ci sono risorse e opportunità da spendere o meriti da spartire o recriminare, mentre quando c'è da metterci la faccia per assumersi la responsabilità di scelte delicate e impopolari, spariscono tutti”.

Già in passato il comune di Ittiri, insieme agli altri primi cittadini del territorio del Coros si era attivato per il mantenimento del reparto di lungodegenza dell'ospedale Alivesi, che era rimasto chiuso per una ventina di giorni per il trasferimento del personale ad Alghero.

“Esprimo – conclude Antonio Sau –, a nome dell'Amministrazione, la massima vicinanza verso i degenti, e sostengo le rimostranze dei loro familiari. Ringrazio il personale della Lungodegenza di Ittiri che ha lavorato sotto organico per tutta l'estate rinunciando a ferie e giorni di riposo pur di mantenere aperto il reparto, i Sindaci del territorio per la vicinanza e il sostegno e garantisco alla comunità e al territorio che faremo di tutto perché venga riattivato il reparto. Per il resto credo di poter dire con assoluta tranquillità che le istituzioni locali capiscono le esigenze più generali e sono sempre disponibili al contributo fattivo e propositivo, anche quando comporta qualche sacrificio temporaneo, superando quelle che sono le ragioni di campanile. Questo avviene quando gli interlocutori sono rispettosi e consapevoli dei livelli istituzionali, e contemplano il confronto come strumento efficace. Ultimamente questo non avviene, o perché chi si erge a rappresentante del territorio commette qualche leggerezza, o perché realmente nessuno rappresenta e sostiene convintamente questo territorio”.

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