Resta altissimo in Sardegna il livello d’allerta per gli incendi, anche e soprattutto a causa delle alte temperature e del vento, che può alimentare le fiamme. 

Per la giornata di sabato 23 luglio la Protezione civile ha diffuso un avviso di “attenzione rinforzata” per il rischio “alto” di roghi, in particolare nel centro dell’Isola, nel Campidano e sulla costa orientale.

Nella giornata di venerdì si sono registrati altri 15 incendi, che hanno mandato in fumo oltre 200 ettari di territorio

In cinque località, oltre alle squadre di terra coordinate dal Corpo forestale, sono dovuti entrare in azione i mezzi aerei, elicotteri, Superpuma e anche Canadair.

I fronti più impegnativi a Bottidda, in località “Caramiddai”, dopo le fiamme hanno percorso una superficie di circa 10 ettari di pascoli arborati.

E poi a Orotelli, nella zona di “Rio istrampu”, dove le fiamme hanno aggredito pascoli e seminativi e dove la Statale 129 è rimasta chiusa per circa due ore

E ancora, uomini e mezzi aerei in azione anche a Ozieri, dove sono andati in fumo circa 200 ettari di territorio e dove si sospetta un innesco doloso

Infine, due ettari di aree agricole e arborate bruciate in territorio di Posada, a San Michele, e danni anche a un ettaro di sugherete a Burgos, nella zona di Mandronaghe.

(Unioneonline/l.f.)

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