Acqua non potabile nella sede della Regione in viale Trento? A chiedere l’immediato accertamento di una situazione non proprio nella direzione della normalità e della salute dei lavoratori è stata la Cisl Funzione Pubblica, attraverso il coordinatore regionale Massimo Rocchitta.

Quest’ultimo ha scritto agli esponenti della Giunta e ai direttori generali della sede per chiedere conferma se davvero, nella sede di viale Trento 69 «l’acqua in uscita dai rubinetti non sia conforme alla legge con valori preoccupanti per la salute dei lavoratori».

E ancora: «Si evidenzia che in tutta la struttura sono presenti i distributori dell’acqua Biorefresh Culligan e che gli stessi sono alimentati dalla rete principale. È vero che i distributori dell’acqua Biorefresh Culligan sono dotati di ottimi filtri ma si precisa che per erogare dell’acqua batteriologicamente pura e garantire tale condizione i distributori devono essere alimentata da acqua potabile. Chiediamo di accertare, nel più breve tempo possibile, la veridicità di quanto appreso in modo da avere una comunicazione ufficiale che attesti o smentisca la presunta situazione».

In conclusione, Rocchitta specifica: «Qualora sia confermata l’ipotesi di acqua non potabile si chiede di intervenire quanto prima possibile a disinfettare tutta la linea che alimenta i bagni e di disattivare tutti gli erogatori summenzionati, i quali sono alimentati dalle linee dei bagni presenti nel palazzo di viale Trento, 69 e anche nella torre di via Zara, (anch’essa parrebbe alimentata dalla stessa linea) e che gli stessi siano purificati prima del loro ripristino».

(Unioneonline/lopi)

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