Il dolore di una famiglia, il panico di un'intera scuola. L'ennesimo caso di meningite, che in appena quattro giorni ha ucciso una bimba di 17 mesi, segue il copione di tragedie simili avvenute di recente, che hanno portato lutto e paura. Mentre una coppia quartese piange la propria bambina, i genitori degli alunni delle elementari di via Guspini a Quartucciu - lì è iscritta la sorella maggiore della vittima del batterio - corrono al pronto soccorso e temono per i propri figli. ''Esagerano, non bisogna cedere alla psicosi'', ammoniscono le autorità sanitarie, secondo le quali il pericolo di contagio ''è talmente basso che non è stato necessario sottoporre a terapia gli altri bambini dell'istituto''. Tuttavia, tranquillizzare chi ha figli e teme che siano in pericolo, al solito, si rivela mestiere difficilissimo.

LA DIAGNOSI ''Meningite batterica di tipo B, causata da meningococco'': questa la diagnosi del servizio di Igiene pubblica dell'Asl di Cagliari, informata della tragedia dalla direzione sanitaria dell'ospedale “Brotzu”. È lì, nel reparto di Rianimazione, che ieri mattina è morta la piccola di 17 mesi: il giornale non scrive il suo nome per tutelare la sorella più grande, che ha otto anni e sta bene, così come i genitori. All'ospedale, la piccola di 17 mesi era stata portata mercoledì scorso dal padre e dalla madre. Erano preoccupati perché stava molto male, ma nemmeno immaginavano che la causa fosse una meningite: quella di tipo B colpisce nel trenta per cento dei casi in cui si verifica questa patologia, un terzo dei quali sono bambini di età compresa tra uno e cinque anni.

IL DECESSO Al “Brotzu”, i medici si sono accorti immediatamente che la situazione era molto grave e temevano ciò che poi è avvenuto: uno stato di sepsi, cioè una malattia sistemica provocata dall'attivazione del sistema immunitario, in seguito alla presenza di batteri nel sangue. Ieri mattina, dopo gli inutili sforzi per evitare il peggio, hanno dovuto dare la tragica notizia ai genitori.
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