Ignazio Brancolini, il comandante della Polizia municipale di Pula finito agli arresti domiciliari dovrà comparire oggi davanti al gip che gli contesta di aver messo in piedi una truffa sull'appalto per la gestione del telalaser. Insieme a lui dovrà comparire anche Ferruccio Spiga di Sestu, rappresentante per la provincia di Cagliari della società che gestisce le apparecchiature per il rilevamento elettronico della velocità.

Nel frattempo il sindaco, con un decreto urgente del sindaco Walter Cabasino, ha nominato come responsabile dell'ufficio dei vigili Francesca Onnis. Il Comune, dopo lo scandalo, rischia ora di essere travolto da una valanga di contestazioni: le multe, come accaduto a Monastie e Las Plassas, rischiano di essere annullate in massa.

LA TRUFFA DEL TELELASER - A far scattare l'indagine erano state alcune segnalazioni degli automobilisti che avevano denunciato ai finanzieri una serie presunti abusi legati all'utilizzo dell'autovelox sulla Statale 195. Da qui gli uomini delle Fiamme Gialle e la Procura hanno fatto partire l'indagine, aperta ormai da un anno, che si è spostata poi sull'appalto e la gestione del servizio. I due indagati sono difesi dagli avvocati Carlo Amat di San Filippo e Luca Pennisi. E' la seconda volta che i magistrati di Cagliari si interessano ai sistemi di rilevazione della velocità: in precedenza era accaduto per l'autovelox di Las Plassas, dopo le proteste di migliaia di automobilisti.
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