Un tabellone, una città: Quartucciu diventa un gioco da tavolo
La creazione di un gruppo di amici: Quartucciopoli, è come il Monopoli ma invece di case e alberghi si costruiscono bar e pizzeriePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Trasformare la propria città in un gioco da tavolo: un sogno folle? Forse. Ma per Davide Pusceddu, 23 anni, e Alessandro Mereu, 24, è stata una sfida entusiasmante. Da una semplice serata tra amici, davanti al classico Monopoli, è nata l’idea di Quartucciopoli, una rivisitazione creativa e ironica dedicata interamente a Quartucciu. In meno di tre settimane, i due studenti, con il supporto degli amici di sempre (Laura Mereu, Irene Pintus, Lucrezia Angioni, Michele Bargone, Riccardo Casu, Michelle Cocco, Sharon Cocco, Giacomo Cozzolino, Alberto Pusceddu, Nicolò Deiana, Marta Mariotti, Matilda Mariotti, Naomi Pitzalis, Valerio Palmas, Sara Pinna, Gaia Sabiu, Claudia Zedda) e il fotografo di via Rosselli dove tutto è stato stampato, hanno trasformato la loro passione in realtà, coinvolgendo amici e comunità in un progetto che celebra le storie e i luoghi simbolo del paese.
Il tabellone di Quartucciopoli prende vita con location iconiche: dall’argine al centro commerciale Le Vele, fino alla storica bottega di Maria Perra. Ogni dettaglio è un omaggio alla quotidianità della città, persino le pedine e le costruzioni: dimenticate case e alberghi, qui si edificano bar e pizzerie, rappresentate da miniature a forma di bottiglie di birra e spicchi di pizza.
Con nuove regole come la lotteria e dinamiche inedite, Quartucciopoli è diventato più di un gioco: è un atto d’amore per Quartucciu. «Non volevamo stravolgere il Monopoli, ma renderlo più vicino alla nostra realtà», spiegano i ragazzi, che hanno creato un’opera collettiva capace di unire passione, creatività e una buona dose di ironia.