Condanna a 12 anni di reclusione per Giuseppe Prasciolu, accusato dell'omicidio di Simone Cogoni, l'allevatore di 44 anni di Dolianova ucciso nelle campagne di Soleminis con una fucilata al petto il 16 settembre dello scorso anno.

Prasciolu, 35 anni e anch'egli allevatore, ha però ottenuto dal giudice Alessandra Tedde le attenuanti generiche, così come sollecitato dal pubblico ministero Alessandro Pili che aveva chiesto per lui una condanna a 11 anni di reclusione.

Difeso dall'avvocato Riccardo Floris, l'imputato - che ha reso una confessione dopo l'arresto - è ancora in custodia cautelare nel carcere di Uta e questa mattina era nell'aula del Tribunale di Cagliari ad ascoltare la sentenza.

Dopo l'arresto, Prasciolu aveva fatto trovare in una zona montana il fucile con cui avrebbe sparato, una doppietta calibro 12, ma in seguito era stato scoperto anche un secondo fucile a canne mozze nei pressi dell'abitazione della vittima, i cui familiari si sono costituti parte civile con gli avvocati Stefano Piras e Giovanni Giulio Pala.

Dalle prime ricostruzioni dei carabinieri, l'omicidio sarebbe avvenuto per un fabbricato conteso.

Dopo la confessione, l'imputato ha più volte dichiarato di essersi presentato dal rivale con un fucile per paura: lo stesso giorno, poco tempo prima e secondo quanto riferito, sarebbe stata la vittima ad "accoglierlo" sparandogli una fucilata che non l'avrebbe colpito solo perché si era gettato in un fossato. 

(Unioneonline/v.l.)

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