Pochi giorni fa, il gip di Cagliari ha fissato al 18 ottobre prossimo l'udienza preliminare nell'ambito del processo sulla morte di Francesco Mulas, travolto e ucciso da un'auto il 23 settembre di tre anni fa a Decimomannu.

Si tratta di uno dei primi casi in Sardegna di omicidio stradale, dato che la fattispecie era entrata in vigore nel marzo precedente.

Sotto accusa c'è C.P., oggi 52enne di Uta. La sera dell'incidente, a bordo della sua Opel Corsa, stava percorrendo via Nazionale quando ha urtato Mulas, 80 anni, che attraversava a piedi sulle strisce pedonali.

Sbalzato a diversi metri di distanza, l'anziano aveva riportato gravi lesioni ed era morto dopo alcuni giorni di agonia in ospedale a Cagliari.

L'automobilista è stato subito indagato per omicidio stradale e la procura ha aperto un procedimento.

"Si è potuto ricostruire - avevano scritto nel loro rapporto, come ricorda lo Studio 3A a cui la famiglia della vittima si è rivolta per ottenere tutte le forme di tutela, gli agenti della Polizia locale di Decimomannu - che il veicolo Opel Corsa condotto da C.P. percorreva la via Nazionale in direzione Assemini Villasor - Decimomannu quando il conducente, giunto in prossimità dell'attraversamento pedonale, per distrazione e per la scarsa visibilità dovute alla poca luce e alla pioggia che cadeva in quel momento, non si avvedeva della presenza del pedone che attraversava sulle strisce pedonali e lo travolgeva, scaraventandolo sulla carreggiata a circa due metri dal marciapiede e a 1,5 metri dalla fine delle strisce pedonali".

Il pm, ad aprile 2019, aveva chiesto il giudizio verso il guidatore.

I familiari di Mulas, intanto, sono stati risarciti in sede civile. Manca chiudi la definizione del caso in sede penale.

(Unioneonline/s.s.)
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