Iniziativa del tutto originale quella che si è tenuta a Suelli, nel suggestivo scenario della Casa Ollano, che ha ospitato la conferenza archeoacustica “Domus de Janas” organizzato dalle associazioni “S’Om’e sr’Okku” e Impari(Amo) di Suelli, dalla Pro loco di Gesico e dal circolo Antica Civiltà Sarda su invito dell’organizzazione internazionale SB Research Group.

Per quasi due ore di relazione, il professor Paolo Debortolis, presidente del team di ricerca internazionale Super Brain Research Group (SBRG), ha tenuto incollato alla poltrona il folto pubblico pervenuto alla serata, parlando della capacità curativa della musica all'interno dei monumenti prenuragici. Dal 2010, l'esperto si occupa dello studio architettonico, della geometria, dei materiali e delle forme delle strutture antiche presenti in Europa.

L’archeoacustica è una nuova disciplina che analizza dal punto di vista antropologico alcuni siti sacri molto antichi attraverso l’antica tecnologia del suolo e indaga sul ruolo che il suono ha avuto nel passato, dall’antichità più remota fino al XIX secolo. «Non è un caso se un’iniziativa di questo tipo si terrà a Suelli, territorio ricco di siti archeologici e reperti nuragici», ha detto Stefano Salvatici, ideatore del programma “La porta sull’infinito”, che ha introdotto e condotto la conferenza, preceduta dalla visita dei monumenti di Gesico e in particolare del Monte San Mauro. Soddisfatti gli organizzatori Ivano Cirina, Davide Cocco e Luigi Schirru.

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