È morta oggi una donna di Suelli, ospite della casa di riposo "Santa Teresa d'Avila" dove aveva contratto il virus. Aveva 97 anni.

Martedì, giorno dell'Immacolata, altre due vittime: un anziano di 83 anni di Selegas e una donna di 90 anni di Senorbì. Il piccolo paese nel centro della Trexenta è sotto shock per l'impatto che il Covid-19 sta avendo sulla fascia di popolazione più indifesa.

L'epidemia non ha risparmiato nessuno dentro la struttura, dove attualmente ci sono 32 positivi tra ospiti e suore. La struttura infatti è di proprietà dell'istituto religioso "Suore del Getzemani". Il focolaio è stato riscontrato martedì 1 dicembre, in seguito ai tamponi effettuati dall'Unità speciale di continuità assistenziale (Usca).

Senza perdere tempo e forzando un po' la mano considerando il fatto che la casa di riposo non è comunale ma privata, il sindaco Massimiliano Garau, in seguito all'emergere di una situazione parecchio delicata, aveva firmato l'ordinanza d'urgenza per "l'attivazione straordinaria ed eccezionale di un intervento di supporto e coordinamento della gestione emergenziale del focolaio Covid-19 venutosi a creare nella struttura per anziani".

La gestione è stata così affidata alla cooperativa sociale Lago & Nuraghe di Senorbì che ha già una notevole esperienza sul campo e di recente è intervenuta in situazioni analoghe a quella di Suelli. La cooperativa sta avendo un dialogo costante con l'amministrazione comunale (molto attenta riguardo l'evoluzione dell'emergenza) e soprattutto con i familiari degli anziani ospiti.
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