A Sinnai, sabato 3 maggio, in occasione della celebrazione degli 80 anni dalla Liberazione dal nazifascismo, su iniziativa della locale Sezione ANPI (Associazione nazionale partigiani d’Italia), verrà scoperta alla presenza della sindaca Barbara Pusceddu, una targa in memoria del partigiano sinnaese Angelo Monni, finanziere, col nome di battaglia “Matteo”, nella Divisione Coduri.

Con delibera di Giunta del 2 aprile 2025, infatti, è stato deciso di collocare la targa commemorativa nell’androne d’ingresso del vecchio municipio, ora biblioteca comunale, luogo che l’avrebbe dovuta accogliere già a partire dal 25 aprile del 2022, quando venne presentata al pubblico, per iniziativa del Gruppo 25 aprile, che in seguito la donava alla neonata locale sezione ANPI, intitolata al partigiano Angelo Monni.

«La posa della targa – si legge in una nota -, dopo varie vicissitudini, si colloca in un momento storico particolarmente preoccupante per i venti di guerra che minacciosi agitano il mondo attuale, dove esasperati nazionalismi, neo imperialismi e governi autocratici mettono a rischio gli equilibri di convivenza pacifica fra gli stati e soprattutto rappresentano un pericolo per le democrazie liberali, che dopo la seconda guerra mondiale hanno assicurato un lungo periodo di pace e di crescita civile e sociale».

«L’esperienza della Resistenza partigiana contro gli orrori del nazifascismo – prosegue la nota – deve essere assunta come valore irrinunciabile e condiviso per una costante e vigile mobilitazione contro derive neofasciste che hanno come obiettivo quello dello smantellamento della Costituzione repubblicana, frutto della Resistenza, e fulgido esempio di un sincretismo ideale, culturale e sociale, che accoglie, in una sintesi straordinaria, i principi fondanti delle tre grandi correnti di pensiero moderno: liberalismo democratico, cristianesimo sociale e socialismo».

«Di fronte a questa deriva reazionaria e illiberale l’ANPI, insieme agli stessi partiti e associazioni di orientamento democratico, è costantemente impegnata per respingere con forza i continui tentativi di archiviare il fascismo come fatto storico, ribadendo nel contempo il concetto di antifascismo come valore fondante della nostra Repubblica e della nostra Costituzione».

«In questo contesto storico – conclude la nota – la figura di Angelo Monni deve rappresentare un esempio per le nuove generazioni, e non solo, in quanto di fronte all’emergere di sempre più prepotenti neo imperialismi ed autocratismi sono in pericolo non solo le istituzioni democratiche, basate sull’equilibrio e il rispetto dei tre poteri esecutivo, legislativo e giudiziario, ma anche i valori della solidarietà sociale, dalla scuola alla sanità, alla libertà di stampa e di associazione, ma soprattutto il rispetto e la tutela della dignità della persona».

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