Slitta di un giorno la convocazione del Consiglio comunale di Sinnai. La rettifica è del presidente del Consiglio Massimo Mallocci con la seduta rinviata dal 29 al 30 aprile alle 8.30. Il tutto per evitare la nullità dell'assemblea visto che l’articolo 47 comma 1 del regolamento comunale dice «per le sedute ordinarie l'avviso di convocazione dell'assemblea deve pervenire entro 5 giorni "liberi e interi", cioè 5 giorni senza computare quello di ricezione della convocazione e quello della seduta».

Critica sull'accaduto la minoranza. Il consigliere di "Uniti per Sinnai", Roberto Loi, dice che «si è rischiato di non approvare il rendiconto con le premialità per i dipendenti comunali che sarebbero state a rischio. Abbiamo fatto responsabilmente segnalato il fatto, evitando la nullità della convocazione».

Per Walter Zucca. capogruppo di Forza Italia, «l’illegittimità della convocazione del Consiglio comunale determina la consequenziale caducazione della delibera assunta nella medesima riunione. Responsabilmente, sentiti i colleghi della minoranza, abbiamo segnalato il problema. Si è subito ricorso al riparo con la convocazione spostata di un giorno. Sono cose che non dovrebbero accadere».

Il presidente del Consiglio Massimliano Mallocci, parla di «una svista subito corretta. Me ne assumo la responsabilità. Ho subito provveduto alla retifica necessaria, riconvocando l'assemblea per il 30 del mese, col rispetto così dei cinque giorni previsti dal regolamento. È stato un errore di interpretazione nel conteggio dei giorni tra l'avviso di convocazione e la data della seduta. Tutto qui».

Invariato l'ordine del giorno che prevede la discussione sul rendiconto, l'esame di variazioni di bilancio, l'esame e il dibattito sul rimboschimento di Cirronis Bellavista, a Bucca Arrubia e l'esame della mozione consiliare  presentata dalla minoranza per l'adozione del piano del verde comunale e del regolamento. Un argomento, quest'ultimo, che non era stato portato in Consiglio nell'ultima riunione con le critiche della minoranza. Un argomento che aveva suscitato non poche polemiche in aula.

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