Un prelievo di sabbia – forse abusivo e non autorizzato –  dalla spiaggia di Genn’e Mari a Torre delle Stelle, in territorio di Sinnai, per lavori stradali, ha spinto la polizia municipale e il Corpo di Vigilanza ambientale della Sardegna ad aprire un’indagine su mandato della Procura della Repubblica. 

La segnalazione arriva da diverse associazioni ambientaliste: da quella rappresentata da Marcello Polastri (che ha interessato il Noe) fino al Gruppo di Intervento Giuridico (GrIG)«Il Comune di Sinnai ha deciso di intervenire con “lavori di riqualificazione ambientale” (oltre 174 mila euro di importo complessivo) che, però, sembra proprio che provochino ulteriore degrado ambientale», scrive Stefano Deliperi del GrIG. «Infatti, alcuni lavori di pavimentazione sembra che abbiano utilizzato sabbia prelevata con mezzi meccanici dalla spiaggia di Genn’e Mari. Se così fosse, sarebbe una fornitura a chilometri zero, altamente ecologica. Anche a zero euro di costi. Peccato che sarebbe abusiva oltre che fonte di ulteriore degrado ambientale».

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Il Gruppo di intervento giuridico, ricevute numerose segnalazioni in proposito, ha provveduto (l’11 marzo 2023) a inviare specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti al ministero della Cultura, alla Regione, al Comune di Sinnai, alla Guardia costiera, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, informando per gli aspetti di competenza la Procura della Repubblica di Cagliari

In attesa di ulteriori approfondimenti, è stato disposto il sequestro dell'area del cantiere in cui è stata ritrovata la sabbia. 

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