Prosegue a Sinnai la mostra “L’arte dell’intreccio”, iniziativa organizzata per raccontare l’intreccio di Sinnai, tanto complesso quanto affascinante, ideata dal Gruppo folk Sinnai e da Sardinia to do (gestore del MuA - Museo e Archivio di Sinnai), in continuità con la storica Fiera del cestino.

Le due mostre sono visitabili dal martedì alla domenica in due sedi distinte: una mostra dei cestini storici nel Museo civico; una mostra storico-documentaria nella sala mostre della Biblioteca comunale, accanto all’Archivio storico comunale. 

Da sabato 18 proseguono le attività collaterali che ci accompagneranno fino alla chiusura delle mostre, il 30 settembre. Si parte con una dimostrazione della lavorazione “de su strexu e fenu”, curata dal Gruppo Folk Sinnai presso la corte del Museo civico. Domenica 19, invece, visite guidate nelle sale museali e nella mostra archivistica per conoscere nel dettaglio storia, decorazioni e curiosità degli oggetti esposti.
Giovedì 23, nella sala didattica del Museo, si darà vita a una tavola rotonda con il pubblico per un confronto sul tema “Valorizzazione del cestino e identità di Sinnai”.

Venerdì 24 sarà la volta di due iniziative che si intrecciano con il territorio: Scorturari/Muovere la terra, presentazione del progetto di riqualificazione del territorio (Ardesia/Immoi/ Circolo Legambiente Su Tzinnibiri Sinnai), ore 18,00 Museo civico, appuntamento con "Poetendi po Guglielmu", un omaggio al poeta Guglielmo Piras ore 19,30 Museo civico.

Sabato 25 alle ore 17:30 nuova visita guidata alla mostra mentre domenica 26 un laboratorio didattico sull’intreccio per bambini e ragazzi.

Si chiude il 30 con una nuova dimostrazione dal vivo della lavorazione del cestino e con la proiezione del corto “cosa bella e cosa ‘e apretu”, realizzato da Francesco Cappai del Gruppo Folk Sinnai.

L’evento è realizzato grazie al contributo di Fondazione di Sardegna e del Comune di Sinnai e vede coinvolti numerosi partner tra cui: Dipartimento di ingegneria e architettura dell’Università degli studi di Cagliari, la Soprintendenza archivistica della Sardegna, la Città metropolitana di Cagliari e il Mek di Berlino.

Antonio Serreli

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