"Siamo tutti potenziali indagati (basta una telefonata anonima). Ribadisco la mia ferma fiducia nella magistratura, che farà il suo lavoro, e io continuerò a guardare negli occhi con serenità la mia famiglia e i miei amici".

Il vicecomandante della polizia municipale di Sinnai, Bruno Orrù, respinge su Facebook l'accusa di aver abusato di una donna con problemi mentali.

Con questa ipotesi, da qualche giorno, è stato iscritto sul registro degli indagati dal sostituto procuratore Maria Virginia Boi per il reato di violenza sessuale.

L'ufficiale scrive che "è giusto si sappia pubblicamente, dal momento che sono un personaggio pubblico, cosa è successo in questo 'maledetto' 2017".

Conosciuto in città anche per l'impegno nei gruppi folk e nella cultura, Orrù aggiunge: "Ho grande fiducia nella magistratura, ma voglio solamente precisare alcune cose: ho avuto modo di ospitare persone disabili o socialmente protette all'interno del gruppo e, in ogni occasione, sono sempre stato contattato dai Servizi sociali coi quali abbiamo concordato orari e incontri. Non in questo caso".

In Procura, dove Orrù ha lavorato per oltre un decennio come investigatore, sollecitano prudenza anche per tutelare la donna.

"Le avversità fortificano", conclude il vicecomandante su Facebook.
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