Curarsi con l’arte, passeggiando tra le opere dello scultore Franco D’Aspro al museo di Sinnai.

Il 5 novembre si terrà l’evento finale del progetto “Mi fai stare bene. Percorsi del benessere psicofisico in museo”, avviato a maggio,  finanziato dalla Fondazione di Sardegna e ideato da “Sardinia to do” (ente gestore del museo). Protagoniste otto donne di Comuni diversi (tre sono di Sinnai) che hanno vissuto esperienze emotivamente significative in un percorso integrato di benessere psicofisico attraverso l’arte.

«Si tratta - hanno specificato i curatori del MuA, Valerio Deidda e Isabella Atzeni - di un percorso innovativo e sperimentale per un museo in Sardegna, creato per stimolare l’interazione e la relazione tra partecipanti e patrimonio culturale, con il fine di generare benessere psicofisico. Vede coinvolti una psicologa e psicoterapeuta, una fotografa esperta di fototerapia, una sceneggiatrice ed esperta di scrittura creativa e gli educatori museali».

Denise Citro è una delle donne che ha fatto questa esperienza.

«È stato un percorso all’insegna della conoscenza di se stessi e del proprio vissuto. La condivisione con le altre partecipanti e con i professionisti che ci hanno seguito ha fatto da collante e da guida per le emozioni. Ho iniziato il percorso pensando: "Come la fotografia, la scrittura e l’educazione al patrimonio potranno aiutarmi a stare bene?". Mi sono affidata a loro e ho provato in prima persona che l'arte, in ogni sua forma, può fare da ponte con i miei pensieri più profondi e anche le esperienze emotivamente significative che hanno segnato e che continuano a segnare la mia vita le posso analizzare con una luce e una consapevolezza diverse assorbendole e trasformandole. Spiegare in poche parole questa esperienza è davvero difficile... sicuramente non vedevo l'ora di partecipare agli incontri sapendo di poter trovare nel nostro cerchio della fiducia supporto, comprensione e profondità».

Il progetto rientra nel novero dei progetti di benessere in museo conosciuti in America e che negli ultimi anni stanno iniziando a svilupparsi anche in Italia, consentendo di migliorare e dare una nuova missione agli istituti culturali.

«Come museo - aggiunge Valerio Deidda - abbiamo progettato delle attività che avevano l’obiettivo di generare nei partecipanti un senso di benessere e al contempo un sentimento di riconoscimento verso il patrimonio culturale. Riconoscersi tra le opere, ricercare la propria storia e imparare a osservare questo patrimonio, possono essere attività che stimolano sensazioni di benessere».

Isabella Atzeni: «Le partecipanti al progetto “Mi fai stare bene”, sono state “scelte” da un’opera della collezione d’Aspro. La scelta ha consentito loro di portare avanti un lavoro personale che ha certamente dato l’opportunità di riconoscersi e di migliorare e/o prendere coscienza di una situazione emotivamente significativa che ha segnato il loro vissuto».

La testimonianza di altre partecipanti a queste singolari lezioni è altrettanto positiva: «Gli incontri sono stati un’oasi di benessere. Poter condividere emozioni, sensazioni e considerazioni e parlare in modo "non banale" e profondo è davvero rigenerativo».

Domenica 5 novembre dalle ore 18 sarà possibile seguire una passeggiata tra le sale museali accompagnati dalle otto donne partecipanti all’iniziativa. In occasione dell’evento l’ingresso alle sale museali sarà offerta in modo da raccogliere fondi per finanziare i prossimi progetti di benessere psicofisico in museo.

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