Il Consiglio comunale di Sinnai ha concesso la cittadinanza onoraria all'ex parroco di Santa Barbara don Giovanni Abis. Il voto dell'assemblea è stato unanime.

A presentare la proposta è stato il consigliere comunale di maggioranza Aldo Lobina. Don Abis che ha lasciato la parrocchia nel gennaio 2017, è stato parroco di Sinnai per 32 anni. Da qui la decisione del Consiglio di concedergli appunto la cittadinanza onoraria. Una votazione, come detto, unanime, con maggioranza e minoranza compatta.

È stata invece respinta la proposta che prevedeva la concessione della cittadinanza onoraria anche al direttore della banda musicale comunale, Lorenzo Pusceddu.

Come per don Abis, si è votato a scrutinio segreto con sei voti contrari decisivi per la bocciatura della proposta. Espressi da chi? Difficile dirlo anche perché non c'è stato dibattito: in serata la capogruppo dei grillini Rita Matta, in minoranza in consiglio, ha dichiarato di aver votato a favore della proposta assieme alla sua collega di Movimento, Chiara Cabras.

Ciò significa che nella maggioranza non tutti potrebbero aver votato per la cittadinanza al maestro di musica. Si attende ora la presa di posizione del sindaco Tarcisio Anedda.

In molti non escludono ripercussioni in seno alla maggioranza che ha vinto le elezioni a giugno. Il futuro della Giunta non appare comunque in bilico anche se quanto è accaduto in consiglio non sta passando davvero inosservato.

Il presidente dell'associazione musicale Belfiori si dice sorpreso dal voto espresso dall'assemblea che "ha finito per coinvolgere un professionista come il nostro direttore i cui meriti non possono essere messi in discussione e che dirige la nostra banda e la nostra scuola civica di musica da 27 anni, contribuendo a farla crescere ed a portare in alto il nome di Sinnai".

La consigliera di minoranza Katiuscia Concas ritiene "l'accaduto gravissmo che dimostra la mancata coesione della maggioranza. Purtroppo ne ha pagato le conseguenze una persona preparata e stimata come il maestro Pusceddu".

Il presidente del Consiglio Barbara Pusceddu, invece, si è detta "molto dispiaciuta" per l'accaduto. "Non so chi ha votato a favore e chi contro: la realtà è che si è trattato di una vicenda che non ha nulla a che fare con la politica vera. Quella con La P maiuscola".
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