Si è tolto la vita, in casa, il 68enne indagato dai carabinieri di San Nicolò Gerrei per violenze sulla moglie.

A trovare il cadavere e a far scattare l'allarme sono stati i familiari.

L'uomo era indagato per maltrattamenti in famiglia, dopo aver minacciato e picchiato la moglie fino a farla finire in ospedale, con una prognosi di 40 giorni.

Ed è stata, forse, proprio quell'accusa a spingerlo a commettere il gesto estremo.

IL CASO - Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, sono numerosi gli episodi di violenza commessi dall'uomo contro la coniuge, con cui era sposato da 40 anni. Ma il più grave risale a due giorni fa, quando la donna è stata picchiata a sangue.

Fuggita verso Ballao, il dolore e le lesioni che le erano state provocate l'hanno spinta a ricorrere alle cure dei medici, che l'hanno portata velocemente in ospedale a Muravera.

Qui, al Pronto soccorso, le sono stati diagnosticati 45 giorni di cure. Poi è stata trasportata con l'ambulanza al Marino, dove è stata visitata e quindi rimandata al San Marcellino.

Della vicenda si sono occupati i carabinieri della Compagnia di Dolianova, competenti per territorio. La vittima si era sempre rifiutata di sporgere denuncia.

(Unioneonline/D)
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