Il problema dei trasporti con la metropolitana di superficie è rimbalzato alla Città metropolitana durante la riunione del Consiglio con un ordine del giorno a firma delle consigliera Chiara Cabras e del consigliere Massa.

È stata Cabras a leggere l'ordine del giorno (approvato alla unanimità), chiedendo al sindaco metropolitano Paolo Truzzu «di interloquire (a favore dei cittadini metropolitani di Sinnai, Maracalagonis e Settimo San Pietro, insieme alle amministrazioni comunali che li rappresentano) con la Regione e con l'ARST». Questo «affinché si possano implementare le corse di collegamento da Policlinico e San Gottardo verso Settimo San Pietro (linea 2 MetroCagliari) e tra la stazione di Settimo San Pietro e i territori e di Sinnai (linea 170) e Maracalagonis (linea 171) negli orari attualmente esclusi dai servizi». 

In sostanza – dice Chiara Cabras - «abbiamo chiesto di incrementare le corse del bus navetta che non passa negli orari di punta (11,30 alle ore 15,40 linea 170 per Sinnai) e della linea ARST 171 che collega la stazione MetroCagliari di Settimo San Pietro a Maracalagonis e che interrompe le corse nei giorni feriali dalle 12,08 alle ore 15,21)».

Hanno firmato l'ordine del giorno anche i consiglieri di minoranza Rita Murgioni, Francesco Lilliu, Stefano Atzori e Guido Portoghese. «L'interruzione delle corse nelle ore di punta rende inefficiente il servizio per tutta la popolazione studentesca e per le persone che utilizzano o utilizzerebbero il trasporto pubblico locale per i propri spostamenti. Una situazione - dicono i firmatari dell'ordine del giorno - comporta per studentesse e studenti pendolari di Sinnai, Maracalagonis e Settimo San Pietro la perdita del tempo da dedicare allo studio, allo sport, agli interessi personali, ponendoli in una condizione di disuguaglianza derivante dal territorio di dimora, e più in generale fa venir meno l’obiettivo di  calmierare i flussi di traffico automobilistico sugli assi viari del territorio metropolitano». L'ordine del giorno è stato come detto approvato con vota unanime di maggioranza e minoranza.

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