“Dio se esisti salvaci dai politici”, suona così una curiosa preghiera proprio sul muretto attorno al terreno dove sorge la chiesa di Nostra Signora delle Grazie, in via Vittorio Veneto a Sestu. Ma la cittadina di più di ventimila abitanti conta molti artisti e parecchi altri che hanno semplicemente tanta voglia di esprimersi. Le opere si possono dividere in quattro categorie: le scritte d’amore, quelle politiche, le firme, e i murales veri e propri, con qualche capolavoro.

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Nel capitolo scritte politiche, la prima tappa può cominciare proprio sotto il Comune; tra i pilotis in un angolo cieco e privo di telecamere spiccano numerosi messaggi, da “Meglio figli unici che fratelli d’Italia”, a “L’unica minoranza pericolosa sono i ricchi”. Malgrado la vicinanza con gli uffici comunali in questo punto non ci sono telecamere, anche se potrebbero venire presto installate.

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Sul pavimento non manca la sporcizia segno di come spesso qui ci si incontri, magari di notte, per bere, scrivere sui muri, e magari espletare sul posto qualche bisogno. In via Manzoni una scritta annuncia “Fischia il vento”, e un’altra paragona il salario alla schiavitù. Il partito politico dominante tra i “graffitari” appare chiaro, o forse è la stessa persona, che periodicamente, sente il bisogno di farsi sentire.

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E, per quanto riguarda i messaggi d’amore, uno per tutti va citato: “Elisabetta F. mi hai fatto innamorare”, che orna, si fa per dire, i muri del Giardino di Gabriele, parco dedicato a un bambino mancato in un tragico incidente, coprendo i murales legali che invitano a rispetto e amicizia. Chissà se lei ha gradito.

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Chi cerca una sorta di galleria d’arte può percorrere il sentiero sotto il ponte di via Gorizia: tra una bandiera della Palestina, una “poke – ball” che un po’ sbiadita sembra risalire a quando i videogiochi Pokemon erano appena usciti, vent’anni e più fa. E poi tanti e tanti loghi e firme di mille colori, per gridare al mondo «sono qui», anche se ci sarebbero modi migliori.

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Gli artisti del disegno poi si sono fatti valere: due figure in via Alessandro Volta con uno spinello di cannabis e gli occhi strani sembrano rappresentare gli effetti di certe sostanze. Ma c’è da rifarsi gli occhi in via Dante, dove il muro che delimita i campi sportivi è stato decorato con tanti murales diversi, frutto del lavoro di tanti artisti con un’iniziativa del Comune.

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A Sestu vivono anche Luca Cocco e Agnes Zimmermann, che hanno ornato piazza della Libertà e numerose serrande di negozi. E pure Pina Serra, insieme ad altre amiche, ha realizzato opere d’arte in alcune vie. E ancora Giorgio Loi, che lo scorso dicembre ha creato in piazza Pietro Meloni un grande murale ispirato al presepe che per Natale ha arricchito con decine di sculture, o Valerio Ollargiu, che ha ornato vico Bruxelles con un murale che rappresenta un classico scenario di paese. C’è sempre posto per chi vuole essere artista.

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