Serramanna, i lavoratori del Cisa Service minacciano azioni di protesta se non verranno riassunti
L'allarme lanciato dalla Usb"La situazione della vertenza dei lavoratori dell'impianto di compostaggio di Serramanna è entrata ormai in una fase di stallo che mette a serio rischio ogni singolo posto di lavoro. I lavoratori sono prossimi a terminare la cassa integrazione, non hanno percepito quattro mensilità di stipendio arretrato e finiranno per la strada a causa della immobilità dei contendenti, il Consorzio CISA e la società in house Cisaservice Srl, in liquidazione", così Federico Angius, rappresentante iscritti alla sigla Usb, tratteggia il difficile momento dei lavoratori del Cisa Service (due impiegati e cinque operai) dopo i tentativi, e la mediazione del Prefetto, andati a vuoto di assorbirli nella casa madre.
La Usb pur non prendendo mai posizione nella contesa tra i due enti ha tentato ogni possibile mediazione che desse sbocco alla continuità lavorativa. Ancora Angius. "Il passaggio dei dipendenti dalla società in liquidazione al Consorzio è materia di conflitto, condotto a colpi di pareri legali pro e contro in cui ognuno dei due enti 'pretende' di avere ragione. Ci troviamo attualmente in una situazione in cui il Consorzio Cisa ha fatto una proposta di assunzione dei dipendenti rigettata da Cisa Service in liquidazione. La stessa società lamenta di vantare dei crediti nei confronti del Consorzio. Ma il tempo passa e ogni giorno di mancate risposte significa un pericolo sempre maggiore per i lavoratori, che al loro posto subentri qualcun altro". "I lavoratori", conclude Federico Angius, "non attenderanno con le mani in mano ulteriore tempo e organizzeranno a breve nuovi presidi di protesta per manifestare contro l'immobilismo dei due enti".