Dopo l'incidente dell'altro giorno vicino a Serdiana sulla statale 387, dove il guardrail ha infilzato un'auto senza per fortuna sfiorare la conducente, il referente AMI (Associazione motociclisti incolumi), Michele Vacca sollecita Anas e altri gestori delle strade a procedere subito ad una verifica delle barriere, eliminando quelle inutili e dotando di attenuatori o terminali ricurvi quelle necessarie".

In una nota, Michele Vacca dice che "i guardrail sono fondamentali per trattenere i veicoli quando le conseguenze dell'uscita di strada sono peggiori dell'urto sulla barriera, ad esempio se c'è un burrone. Se invece c'è una via di fuga, come un campo, non va montato perché i danni dell'urto sulla barriera sono maggiori di quelli dell'uscita di strada. Inoltre si corre il rischio che l'auto, rimbalzando all'interno della carreggiata possa fare un frontale con chi arriva nell'altro senso, tipologia di incidente che molto spesso ha conseguenze mortali".

Vacca chiude dicendo che "dove i guardrail servono, vanno dotati di protezione salva motociclisti che impedisce di impattare sui paletti; nella cuspide va montato un attenuatore d'urto, uno speciale guardrail telescopico dotato di ammortizzatori che riesce a bloccare un veicolo anche a 110 km all'ora. Oppure va montato l'elemento terminale ricurvo. In questo modo si evita che le lame penetrino all'interno dell'abitacolo uccidendone gli occupanti. Nell'incidente avvenuto martedì a Serdiana, la conducente si è salvata per 10 cm; se a bordo ci fosse stato un passeggero questi non avrebbe avuto possibilità di salvezza. Ogni anno in Sardegna muoiono circa 2/3 persone trafitte da una barriera che è penetrata nell'abitacolo. Per evitare questo tipo di incidenti l'Anas ha installato gli attenuatori d'urto in alcuni dei punti più esposti delle statali 131, 125, 195. In altri punti, meno pericolosi, ha montato il terminale ricurvo e diverse persone che ci sono andati a sbattere se la sono cavata con un brutto spavento ma senza un graffio".
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