Senorbì, tutto pronto per la festa in onore di San Salvatore
Alle 19 la messa celebrata dal parroco don Giancarlo Dessì con la predica di padre Ambrogio dei frati francescaniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Al via a Senorbì i preparativi per la grande festa in onore di San Salvatore, il santo dei miracoli. Sabato 7 giugno è il giorno delle celebrazioni religiose promosse dal Comitato permanente e dalla Parrocchia Santa Barbara.
Alle 19 la messa celebrata dal parroco don Giancarlo Dessì con la predica di padre Ambrogio dei frati francescani, alle 19 la processione con i gruppi folk e i suonatori di launeddas che dalla chiesa parrocchiale accompagneranno il simulacro sino alla chiesetta di San Sebastiano dove verrà impartita la benedizione ai presenti. A fine serata il tradizionale “cumbidu” allietato dai suonatori e dai gruppi folk.
Il presidente del Comitato è Salvatore Caria (in paese tutti lo chiamano Toto), figlio di Massimo, l’uomo che nel 1949 si era rivolto al santo per guarire dalla peritonite.
«Dopo 16 giorni di ricovero e una diagnosi che lasciava poche speranze, mio padre promise a San Salvatore da Horta di acquistare un suo quadro in segno di devozione e ringraziamento se lo avesse liberato dalla malattia. Subito dopo la preghiera e la promessa, guarì e ritornò a casa da moglie e figli», racconta Toto Caria.
I più anziani ricordano il miracolo di Senorbì, anche se nel loro racconto i contorni della storia sono un po’ confusi.
A fare chiarezza è stato ritrovato in una vecchia casa della famiglia Caria un giornalino dedicato a San Salvatore da Horta dove era stata pubblicata la lettera di Massimo (scritta forse su suggerimento della mamma Luigia) nella quale raccontava la sua esperienza e testimonianza di fede.