Il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale ha assegnato l’incarico per la progettazione esecutiva e i lavori finalizzati al completamento della diga sul rio Monti Nieddu, nel territorio di Sarroch, con un investimento complessivo di 163 milioni di euro.

Il via libera alla riapertura del cantiere dell’opera è stato presentato questa mattina davanti alla centrale di controllo dell’invaso, incontro al quale hanno partecipato l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Antonio Piu; il presidente del Consorzio di Bonifica, Efisio Perra; la commissaria governativa dell’opera, Angelica Catalano; il sindaco di Sarroch, Angelo Dessì; e quelli di Pula e Villa San Pietro, Walter Cabasino e Marina Madeddu.

L’importo prevede 89,5 milioni destinati alla progettazione e ai lavori, 40 milioni come somme a disposizione dell’amministrazione e circa 33,5 milioni già utilizzati nei precedenti appalti tra il 1998 e il 2019.

La nuova diga, con un’altezza di circa 80 metri e una capacità di accumulo pari a 35,4 milioni di metri cubi d’acqua, sarà la prima in Italia a essere costruita utilizzando il calcestruzzo compattato a rulli per il nucleo e il calcestruzzo vibrato per il paramento di monte. La diga sarà alimentata sia dalle acque del bacino idrografico del rio Monti Nieddu sia, in futuro, da quelle del bacino del rio Is Canargius, grazie alla realizzazione di un secondo sbarramento e di una galleria artificiale che collegherà i due invasi.

Questo intervento aggiuntivo avrà un costo stimato di 25 milioni di euro. L’avvio dei lavori di completamento della diga è previsto per l’autunno del 2025, dopo sei mesi dedicati alla progettazione esecutiva e alle verifiche necessarie. Il termine dei lavori è stimato per il dicembre del 2028.

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