San Sperate dice addio a Padre Rafa, guida e amico di più generazioni
Più che un sacerdote, era un punto di riferimento, un fratello maggiore, capace di ascoltare e di farsi ascoltarePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
San Sperate perde una delle sue figure più amate: Padre Rafał Jaworski, per tutti Padre Rafa, 54 anni, non c’è più. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, soprattutto tra i giovani che per anni ha accompagnato con passione nel loro percorso di crescita. Più che un sacerdote, era un punto di riferimento, un fratello maggiore, una guida capace di ascoltare e di farsi ascoltare.
Polacco di Torun, è arrivato nel paese delle pesche nel 1997, appena ordinato sacerdote, si è subito immerso nella comunità, diventando responsabile della Pastorale Giovanile Redentorista (Pgvr). Dopo un periodo a Francavilla al Mare, dove ha ricoperto il ruolo di parroco a Sant’Alfonso, è tornato a San Sperate nel 2015, riprendendo il filo di un legame mai spezzato. Non si è mai tirato indietro, neppure quando, nel settembre del 2022, ha scoperto la malattia che lo ha portato via.
Gli animatori della Pgvr lo descrivono come molto più di un sacerdote: «Non se ne va solo un prete, ma un amico vero, un fratello. Padre Rafa aveva una fiducia infinita nei giovani e si è dedicato a noi con un amore e una passione indescrivibili. Ha lasciato un segno profondo in ognuno di noi, e porteremo avanti i suoi sogni e i suoi progetti».
Anche l’ex sindaco di San Sperate, Enrico Collu, ricorda il legame speciale che li univa: «Era un gigante buono. Affrontava le difficoltà con serenità ma anche con determinazione. Durante la pandemia, quando ci siamo trovati fianco a fianco a gestire momenti difficili, tra noi si è creata una complicità che andava oltre i ruoli. Il suo sguardo sereno e il suo sorriso resteranno per sempre nel cuore della nostra comunità».
Oltre al suo lavoro con i giovani, Padre Raffaele ha sempre avuto a cuore anche i più fragili, sostenendo un gruppo di volontari attivi nel carcere minorile di Quartucciu. La sua idea di fede era concreta, fatta di vicinanza, ascolto e azione. Ora il paese attende l’arrivo dei suoi familiari dalla Polonia per l’ultimo saluto. L’eredità che ha lascia nei cuori di chi lo ha conosciuto renderà eterno il suo passaggio a San Sperate.