Sono arrivati un po’ da tutto il Sarrabus questa mattina per ripulire Nuraghe Asoru, il nuraghe sulla ex 125 a tre chilometri dal villaggio di San Priamo.

I trenta volontari, guidati da Danilo Melis (associazione Limen) e Martino Zedda (gruppo Archeo Sarrabus), non si sono risparmiati e hanno reso l’area visibile e fruibile da tutti.

Nuraghe Asoru è un po’ il simbolo del territorio del Sarrabus anche perché, sino a quando c’era solo la vecchia orientale, era una tappa obbligata per chi era diretto a Cagliari.

Numerosi i siti che i volontari hanno ripulito in questi ultimi anni.

“Il nostro auspicio – hanno sottolineato Danilo Melis e Martino Zedda – è che aumenti sempre più la sensibilità e l’amore verso il nostro patrimonio storico. Un patrimonio incredibile che possiamo mettere a disposizione di tutti”. Quanto al Nuraghe di San Priamo "a metà del secolo scorso – ha spiegato Zedda – sono state ritrovate delle armi in bronzo, in particolare un arco con le frecce”.

Le operazioni sono state monitorate dall’archeologo Stefano Crispu. La pulizia dei siti archeologici del Sarrabus proseguirà nelle prossime settimane: "Chiediamo a chiunque sia disponibile - hanno concluso gli organizzatori - una mano d'aiuto". 

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