Il Tar annulla l’ordinanza del Comune di Quartu che imponeva al condominio Tamarix un intervento di bonifica dopo il gigantesco incendio divampato lo scorso 6 agosto. Il fuoco era partito dal parco di Molentargius, aveva saltato la strada che costeggia il Poetto (via Lungomare del Golfo) e aveva devastato l’intera struttura.

Quel giorno, si legge nel provvedimento dei giudici di piazza del Carmine, «il rischio d’incendio era stato segnalato, con pericolosità estrema – codice rosso – nelle aree predette, dalla Direzione Generale della Protezione Civile della Regione, e il sindaco si era limitato a ordinare la chiusura dei parchi cittadini per le giornate del 6 e del 7 agosto senza che venisse adottata alcuna misura di prevenzione da parte degli enti gestori del parco di Molentargius». L’incendio era stato devastante: aveva coinvolto roulotte, caseggiati e non aveva risparmiato quasi nulla. 

Il provvedimento del sindaco Graziano Milia del successivo agosto prevedeva che venisse svolta «un’indagine preliminare sui parametri oggetto d’inquinamento e, ove accerti che il livello delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione  non sia stato superato», si doveva «provvedere al ripristino della zona contaminata». 

Ma lì dentro i proprietari erano numerosi: i lotti sono 160.  Secondo il Tar, che ha accolto il ricorso presentato attraverso gli avvocati Roberta Andriae  Massimo Macciotta,  «la notifica del provvedimento al solo condominio non può ritenersi legittima (...) poiché l’amministratore neppure potrebbe ingerirsi nelle proprietà dei singoli per eseguire su tali aree attività che, al contrario, non possono che essere imposte e gravare sul singolo proprietario in relazione al lotto di cui lo stesso sia titolare, potendo il condominio, nella persona del suo amministratore, essere individuato come destinatario del provvedimento in relazione alle sole parti comuni». Inoltre, secondo la sentenza l’ordinanza non è il giusto provvedimento in un caso come questo. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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