Consigli comunali convocati di rado, cittadini assenti alle sedute, poche regole e atteggiamento "irrispettoso". È l'immagine che Cristina Cappai, 46 anni, quartuccese d'adozione da ormai vent'anni, dà delle sedute dei consigli comunali del paese.

A Cappai, sempre partecipe e attenta a ciò che succede in paese, sta molto a cuore la vita politica e sociale di Quartucciu e lo dimostra, dopo aver assistito all'ultimo incontro, sfogando su Facebook tutta la sua disapprovazione e amarezza sia per il modus in cui il consiglio si svolge, sia per l'assenteismo dei suoi concittadini. Ha affidato ad un lungo post le sue parole di rabbia attraverso le quale pone delle domande e cerca delle risposte nei suoi concittadini. Invita la popolazione a "stare vicino alle persone che hanno votato". "Oggi sono l'unica supersiste. Io vedo che non ci sono regole, non c'è ordine, sembrano dilettanti allo sbaraglio - tuona delusa - I punti dell'ordine vengono discussi troppo tardi e in tempi ristretti. C'è poco rispetto nei nostri confronti, non ci si alza in continuazione mentre un altro consigliere parla, non si abbandona il consiglio per rinchiudersi nella sala della Giunta, non si ride e parlotta ignorando i presenti".

Sono solo alcuni dei punti che Cappai ha messo in evidenza, ma si domanda che se tutto dipenda dalla poca presenza di pubblico in sala. "Non so se tutto dipenda dallo scarso interesse della popolazione a partecipare - continua - i miei concittadini dovrebbero preoccuparsi di vedere cosa accade e prendersi il tempo per partecipare alle sedute e non limitarsi a scrivere sui social e a chiacchierare in giro per le strade".

Francesca Melis
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