Quartu, una vita da poliziotto in città: in pensione il sostituto commissario Gianni Noto
45 gli attestati tra encomi e lodi avuti nella sua lunga carriera
In pensione dopo tantissimi anni di indagini, di arresti, di operazioni legate anche alla droga e agli omicidi. Ora Gianni Noto, sostituto commissario, è in pensione.
Entrato in polizia diciottenne (anno 1982), dopo la scuola di formazione Allievi Agenti di Bolzano, ho svolto servizio per circa due anni alla Squadra Mobile della Questura di Messina. Trasferito a Roma, per sei anni è stato assegnato al Commissariato Aurelio. Nel 1990, ha fatto rientro a Cagliari. Quindi Quartu dove è rimasto per 33 anni, con attività alla squadra di Polizia giudiziaria, terminando per raggiunti limiti di età con la qualifica di Sostituto Commissario Coordinatore.
Anni di sacrifici e soddisfazioni con grandi riconoscimenti e una promozione per meriti straordinari: 45 gli attestati tra encomi e lodi avuti nella sua lunga carriera. «Ho lavorato sempre in sintonia con magistrati e giudici, con i quali mi sono sempre confrontato ed interagito. Il lavoro di squadra mi ha consentito il conseguimento di ottimi risultati, malgrado il ristretto numero di operatori, sempre composta da persone capaci e professionali che hanno condiviso anche scelte faticose e difficili».
Noto dice di lasciare «una città tranquilla sul piano della criminalità organizzata, sicuramente afflitta da problemi legati al consumo e spaccio di droghe con cittadini che, quando hanno avuto difficoltà o effettuato richieste di semplici consigli, sono stati, credo, sempre ricevuti e aiutati nelle varie problematiche, attuando in queste modo le direttive del Dipartimento che recita “Esserci Sempre”».