Film girati dai professionisti, dialoghi sulla cinematografia del passato e del presente, racconti di sogni, tra auspici, desideri e incubi notturni. L’edizione 2025 del Phone Video Festival è andata in scena nel weekend a Casa Olla, alla presenza di diversi professionisti del settore, a partire dal direttore artistico Giovanni Columbu, e tanti giovani recentemente specializzati o semplicemente interessati a indagare e provare a mettere in atto i segreti del settore.

Venerdì il dibattito con la psicoanalista Angela Quaquero, la presentazione di diversi film fuori concorso e il lancio dei 26 corti iscritti al contest ‘Racconta un sogno’, scelto come tema di quest’anno. A chiudere la serata, la proiezione del film, ‘Il gabinetto del dottor Caligari’ musicato da Ticonzero. Sabato i laboratori a cura di Antonio Diana, co-conduttore della tre giorni, di Simonetta Columbu e di Matteo Incollu, altre pellicole fuori concorso, il parere della psicoanalista Chiara Ballone e, prima del film musicato ‘La guerra e il sogno di Momi’, l’annuncio dei vincitori del concorso. Domenica infine una mattinata per ripercorrere tutto il meglio dell’edizione, con i corti mandati in onda nei maxi schermi, in loop, apprezzabili dai tanti quartesi che, tra un acquisto e l’altro, hanno scelto di fare un ‘immersione’ nella settima arte.

Il Premio Speciale Studenti è stato selezionato dalla Giuria Giovani, composta da Viola Manganelli, Elisabetta Orani e Matilde Pigliaru, protagoniste del corto ‘Il mondo salvato dalle ragazzine’ - proiettato durante il PVF 2025, con conseguente intervento in diretta della regista Maria Luisa Usai. Il riconoscimento è stato assegnato a Matteo Grossi per il corto ‘Una mattina’. Le giovani giurate hanno inoltre voluto assegnare una menzione speciale a Marina Leoni per la sua opera intitolata ‘In ogni cosa’.

La Giuria Tecnica, composta quest’anno da Matteo Incollu, Mario Pischedda e Stefano Odoardi, ha optato per un ex aequo al secondo posto. Premio diviso, quindi, tra Francesca Maria Stella Maxia per ‘La vita è un sogno’ ed Emanuele Malloci per ‘ Una cicatrice’. Verdetto unanime per il primo posto, assegnato ad Antonio Soru, per il suo lavoro dal titolo ‘Ho sognato’. «Un film molto potente, che ha coinvolto tutti, nel quale lo smartphone diventa strumento di espressione per un sogno che ha contrassegnato la vita del narratore» hanno spiegato i giurati.

Da regolamento, le opere, realizzate rigorosamente con lo smartphone, potevano avere un durata compresa da un minimo di 20 secondi a un massimo di 3 minuti, sviluppando la sceneggiatura di un sogno durante il sonno, ma anche di un desiderio o di un progetto per il futuro, di qualcosa che si vorrebbe cambiare, nel mondo o nella propria vita. Il concorso ha coinvolto diversi giovani quartesi, stimolando la loro capacità di narrativa, ma anche cittadini più maturi, che hanno voluto cimentarsi nella settima arte. I vincitori sono stati premiati con delle targhe celebrative e con riconoscimenti economico del valore di 1000 euro (primo premio), 500 euro (secondo premio, diviso tra i due partecipanti, classificatisi in ex aequo) e 300 euro (Speciale Giovani).

Il Phone Video Festival è stato promosso dal Comune di Quartu Sant'Elena, con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato alla P.I. BB. CC e della Fondazione di Sardegna. Il coordinamento organizzativo è stato curato dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo.

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