Lacrime e dolore nella chiesa di San Luca a Margine Rosso, a Quartu. Sono arrivati  in tanti, tantissimi, questo pomeriggio per dare l'ultimo saluto a Federico Cubeddu, il diciannovenne morto nella notte tra venerdì e sabato nell'incidente in via Vesalio a Cagliari.  

Tra i banchi volti di bambini, gli amici di Federico, giovani come lui, con indosso una maglietta con il volto del ragazzo e la scritta "Per sempre con noi".

Davanti all'altare il pianto ininterrotto di mamma Rossella che si china e abbraccia la bara bianca coperta da rose, dove riposerà per sempre il suo bambino.

Striscioni per Cubeddu (Anedda)
Striscioni per Cubeddu (Anedda)

Striscioni per Federico Cubeddu (Anedda)

«Federico ci ha lasciato una lezione», dice il parroco don Davide Collu nell'omelia, «che la vita è un dono prezioso, che ognuno di noi è prezioso. Le lezioni più belle della vita non sono quelle scritte nei libri, ma nella vita stessa».

Poi la parola a un cugino. «Tu sei il nostro Peter Pan, giovane per sempre. Vogliamo ricordarti sempre con il tuo sorriso. Stai tranquillo adesso, perché noi siamo tutti qui e non ti dimenticheremo mai. Sarai il nostro angelo custode». 

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