A distanza di due settimane circa dalla firma dell'ordinanza sindacale che impone ai privati la pulizia e lo sfalcio dell'erba nei terreni privati, l'assessore all'Ambiente Tiziana Terrana invita i cittadini a provvedere in merito, per evitare inutili rischi di incendio che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza in città.

L'Amministrazione sta già intervenendo da un mese circa coi lavori di pulizia dei terreni di competenza comunale.

L'azione, considerando l'ampia superficie del territorio da riordinare, proseguirà nelle prossime settimane in base a un preciso cronoprogramma studiato ad hoc dall'assessorato all'Ambiente, privilegiando le zone a più alto rischio incendio e quelle prossime alle abitazioni.

Altrettanta solerzia si richiede pertanto ai proprietari dei terreni privati, affinché prendano provvedimenti anch'essi - rispettando quindi l'ordinanza firmata dal sindaco che impone di provvedere al taglio della vegetazione erbacea nell'interezza delle proprietà a far data dal 25 maggio, anche in anticipo quindi rispetto ai termini imposti dalla Regione Sardegna nelle prescrizioni antincendio 2017/2019.

Con l'approssimarsi della stagione estiva infatti aumenta notevolmente il rischio di diffusione di insetti pericolosi, in particolare le zecche.

I terreni incolti, recintati e non, favoriscono la proliferazione dei parassiti di cui sopra, oltre che rappresentare una sorgente di innesco o una via preferenziale per lo sviluppo di incendi.

Inoltre lo stato di abbandono delle aree incolte determina lo scadimento della qualità urbana e favorisce l'abbandono di rifiuti di vario genere.

Tutto ciò causa risvolti di ordine igienico sanitario e di incolumità pubblica.

"I proprietari dei terreni sono tenuti a ripulire l'area da fieno, rovi e materiale secco di qualsiasi natura - ricorda Terrana -. Gli incendi dei giorni scorsi, che hanno bruciato ettari di terreno e costretto i cittadini a restare per ore in ostaggio del fumo, sono la conferma dei tanti pericoli che si creano. Invito quindi i quartesi alla pulizia e allo sfalcio dei propri appezzamenti, sia quelli prossimi alla città compatta che quelli del litorale. Snobbare l'ordinanza significa innanzitutto negare alla città il decoro urbano e adeguate condizioni di igiene. Chi non ha ancora provveduto lo faccia con estrema urgenza, anche in virtù delle sanzioni in cui possono incorrere".
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