Camere da letto, docce, mensa, e persino una farmacia sociale insieme ad un ambulatorio per il primo soccorso che saranno gestiti da enti del terzo settore. Tutti servizi al centro del progetto comunale di Quartu che - all’interno del Plus, il centro diffuso per le famiglie condiviso con altri sette Comuni dell’hinterland e del Parteolla - ha incassato un finanziamento di oltre 1 milione di euro con i fondi del Pnrr. Di fatto sarà un centro per i senzatetto e senza fissa dimora - ospitato nell’ex casa del pensionato - «ma anche un punto di riferimento per chi in città, e negli altri territori del distretto, vive situazioni di povertà estrema», annuncia l’assessore alle Politiche sociali Marco Camboni.

La sede sarà in via Cilea, nello stabile un tempo alloggio per gli anziani quartesi e ormai abbandonata da anni. Lì dove le porte si sono chiuse nel 2009 per problemi di sicurezza riscontrati dai carabinieri del Nas. Ora si lavora per la riapertura, partendo dal centro servizi di contrasto alla povertà che tecnicamente viene chiamato “stazione di posta”: si va dall’accoglienza - con mensa, docce, guardaroba e letti - alla farmacia e all’ambulatorio con personale medico e la gestione del terzo settore.

«Il centro funzionerà anche come residenza anagrafica», sottolinea Camboni, «perché per i senzatetto c’è anche il problema che non hanno un domicilio dove poterli rintracciare, e di conseguenza diventa difficile aiutarli».

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