È stato dimesso durante la notte dall'ospedale Brotzu l'operaio di Quartu accusato di aver ucciso la sorella Susanna con 18 coltellate in tutte le parti del corpo. Verso le due l'uomo a bordo di una Gazzella dei carabinieri è stato portato nella caserma di via Milano per gli atti necessari prima del trasferimento nel carcere di Uta.

Al Brotzu, Massimiliano Mallus - 52 anni - era arrivato ieri sera in ambulanza ugualmente scortato dai carabinieri di Quartu dopo essere ritrovato in stato confusionale nella via Belgio. Il presunto omicida aveva vagato tutta la notte e tutta la giornata di ieri senza una meta. Verso le 20 è stato notato da un passante che resosi conto delle condizioni dell'uomo ha chiamato il 118.

I militari immediatamente arrivati nella via Belgio lo hanno riconosciuto e poi scortato sino al Pronto soccorso dove è stato tenuto per diverse ore in osservazione prima di essere dimesso. I carabinieri di Quartu lo hanno accompagnato in caserma dove è stato fermato come "indagato di reato". In mattinata sarà trasferito nel carcere di Uta a disposizione del magistrato Alessandro Pili al quale il maggiore Valerio Cadeddu, comandante della Compagnia di Quartu che ha diretto l'intera operazione, girerà oggi stesso un nuovo dettagliato rapporto giudiziario.

Il coltello col quale Massimiliano Mallus avrebbe ucciso la sorella Susanna, 55 anni, non è stato ancora recuperato.

Alle indagini hanno partecipato i tenenti Gianni Russo e Pietro Lucania e il maresciallo maggiore Francesco Cantarelli, comandante della Stazione. L'indagato sarà interrogato domani in carcere. E sempre domani mattina, il medico legale, il professor Roberto Demontis, effettuerà la perizia necroscopica sulla salma della vittima raggiunta da una pioggia di coltellate in tutte le parti del corpo. La lite sarebbe scoppiata per motivi di eredità.

I carabinieri stanno ora cercando anche di ricostruire tutti i movimenti del presunto omicida nelle 17 ore di fuga. La convinzione è che l’uomo abbia solo vagato per la città senza neppure avere contatti con nessuno. La fuga forse di un uomo disperato: l’arrivo dell’ambulanza e dei carabinieri è stata probabilmente una liberazione.
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