Il Comune di Quartu ha presentato ricorso al Tar contro il Piano di dimensionamento scolastico 2024/25. Obiettivo. L’obiettivo è ottenere l’annullamento del provvedimento che, attraverso gli accorpamenti, cancellerebbe due istituti comprensivi su sei.

Lo scorso 11 gennaio la giunta di Graziano Milia aveva deliberato la nomina di un avvocato per intraprendere un'eventuale percorso in tribunale. Nel frattempo era stato richiesto un passo indietro anche all'assessorato regionale dell'Istruzione, partendo da una raccolta di firme di molti quartesi contrari al provvedimento. «Abbiamo espresso con grande chiarezza la nostra contrarietà al progetto e ora - spiega il sindaco -, in assenza di un riscontro concreto alle nostre perplessità, ci troviamo costretti ad agire in giudizio contro una decisione che riteniamo ingiusta e mortificante per il nostro territorio e per il sistema scolastico locale, che in questi anni ha dato segnali incoraggianti di crescita e di vitalità proprio in quelle realtà che oggi si vorrebbe cancellare».

Per Quartu è fondamentale la presenza di tutte le autonomie e di tutti i dirigenti scolastici per «interventi significativi come ad esempio quelli rientranti nel Pnrr».

«Occorre recuperare una visione complessiva ed organica degli interventi da attuare nel mondo della scuola - chiarisce Milia -, che preveda un investimento a lungo termine nel settore dell'istruzione e della formazione, con nuove risorse e soprattutto con una visione riformatrice in grado di dare risposte alla società sarda, alle famiglie e ai giovani che intraprendono il loro percorso di istruzione. Tutto il contrario di quello che sta avvenendo».

(Unioneonline/l.f.)

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