La ricerca di cibo li ha spinti a scendere a valle, diventando ormai ospiti fissi dei giardini delle abitazioni di Is Molas e Santa Margherita. Si sono abituati alla presenza dell'uomo, i cervi e i daini che popolano la zona di Piscina Manna. E non li temono più.

ALLARME - Dopo l'operazione di reintroduzione delle due specie, compiuta alcuni anni fa, la popolazione di ungulati è cresciuta a dismisura, portando questi animali al contatto ravvicinato con gli esseri umani: un aspetto che cattura l'interesse dei turisti, ma provoca non pochi danni all'agricoltura. Non mancano, inoltre, gli incidenti sulla statale 195 provocati dai tanti esemplari presenti nelle zone più vicine al mare.

I TESTIMONI - "La loro è ormai una presenza costante - spiega Angelo Pittaluga, residente a Is Molas -, li trovo spesso in giardino che brucano l'erba o mangiano qualche pianta, ma non sono aggressivi. Gli ungulati non sono gli unici animali selvatici a raggiungere le case: dalle montagne che sovrastano Is Molas, arrivano a valle mucche e bufale cresciute allo stato brado".

Roberto Pappalardo, direttore dell'Is Molas resort, si è abituato a vedere scorrazzare cervi e daini tra campi da golf e club house. "I turisti apprezzano moltissimo questo aspetto naturalistico, ma per i residenti i disagi non sono pochi perché gli ungulati possono provocare dei danni".
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