Protesta pacifica davanti ai cancelli della centrale a biomasse di Macchiareddu, dove un centinaio tra piccoli imprenditori e operai delle ditte che lavorano su commessa hanno deciso di organizzare un picchetto e di incrociare le braccia.

"Chiediamo - spiega Salvatore Spanu, uno dei lavoratori presenti al presidio - il pagamento dei compensi arretrati alle nostre ditte e la fine dei continui ritardi nel saldo del dovuto. Questo perché, se le società che danno le commesse ritardano i versamenti alle piccole aziende che eseguono i lavori, anche noi operai non possiamo percepire una regolare retribuzione".

"Per far valere le nostre ragioni - continua Spanu - abbiamo deciso di scioperare, ma con noi ci sono anche lavoratori di ditte che vengono pagate regolarmente, che hanno deciso anch'essi di fermarsi per solidarietà".

Da Powercrop precisano: "Con riferimento alla protesta davanti ai cancelli della centrale in costruzione di Macchiareddu per ritardi nei pagamenti, Powercrop, la joint venture tra Enel Green Power e Seci (Gruppo Maccaferri), proprietaria dell’impianto, precisa che l’azienda ha sempre pagato regolarmente i propri fornitori.

Powercrop apprende che uno di questi, che ha realizzato subappalti con aziende terze, ha avviato una procedura di concordato bloccando il pagamento degli stipendi ai propri sub-contrattisti. Powercrop, sottolineando la propria estraneità, auspica una rapida risoluzione della vicenda e la pronta ripresa delle attività".

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata