Il benessere animale è uno degli aspetti al centro di un’apposita campagna del Comune di Quartu Sant’Elena e tra gli obiettivi ci sono la microchippatura e le sterilizzazioni. Nei primi mesi i risultati sono stati positivi, e si lavora intanto anche alla nascita di un’oasi canina e felina in città.

I numeri sono stati presentati oggi nella Sala Affreschi dell’Ex Convento dei Cappuccini, alla presenza del vice sindaco Tore Sanna, della veterinaria presidente di Effetto Palla Monica Pais e di tanti cittadini che ancora una volta hanno testimoniato il forte interesse per questo tema.

Il “Progetto Quartu” è nato da alcune valutazioni: un canile sempre molto affollato, una spesa ingente per la sua gestione e un notevole numero di cani pastore con altissimi numeri di riproduzione, soprattutto nell’entroterra di Flumini.

Il primo report di quanto fatto nei primi quattro mesi di attività insieme a Effetto Palla ODV è stato presentato da Tore Sanna. «Ci siamo innanzitutto concentrati sulla sterilizzazione dei cani. Il primo bando era andato deserto, nonostante le prime richieste da parte della popolazione. Richieste poi evase grazie all’avvio della collaborazione con l’Associazione della dottoressa Pais, che si è dimostrata estremamente positivo: abbiamo infatti avuto già 83 richieste, di cui 58 già realizzate e 25 programmate. Inoltre siamo riusciti a sterilizzare anche 20 cani da pastore, che è poi il nodo centrale dell’operazione, perché abbiamo notato che questi animali troppo spesso sono abbandonati a se stessi. Nell’ambito di questo primo progetto abbiamo ancora disponibili 30 sterilizzazioni. Quindi proseguiremo su questa strada, dando continuità all’azione intrapresa».

«In 4 mesi – ha aggiunto Monica Pais - abbiamo realizzato l’80% di quanto previsto: abbiamo infatti ampiamente superato la metà del programma e siamo già entrati nell’ultimo terzo dell’attività. È la conferma che il progetto sta funzionando bene. D’altronde in Sardegna non abbiamo un vero e proprio randagismo, ma solo animali gestiti male. Ad esempio troppi cani non sono iscritti all’anagrafe canina» ha spiegato la veterinaria. Per poi sottolineare l’importanza «del costante impegno dei vigili urbani, di coloro che vanno nelle campagne a parlare con gli allevatori, dando un timbro ufficiale all’iniziativa, senza per questo sminuire la fondamentale attività dei volontari. Dialogare con gli allevatori è infatti una scelta molto intelligente, perché permette di arrivare a queste persone, spiegare senza imporre».

Il Progetto Quartu, è stato detto, punta a sterilizzare nel primo anno un centinaio di cani, per abbattere così sia i rischi degli stessi animali di essere investiti per strada o andare incontro a una vita di sofferenza chiusi in un canile, sia gli esorbitanti costi sostenuti dalla cittadinanza.

Il canile ospita costantemente 400 amici a quattro zampe. L’ultima gara per la gestione, bandita di recente, è andata deserta perché l’importo di 3,10 euro al giorno per ogni cane era considerato troppo basso dalle aziende che operano nel Cagliaritano. La cifra di mercato ora si aggira intorno ai 3,8: una spesa che per 3 anni arriva a 1.5 milioni di euro.

«Per contro, i 100 cani sterilizzati grazie al Progetto Quartu, sebbene possano sembrare una cifra bassa, non lo sono se calcoliamo che in media ogni animale dà la vita a 6 cuccioli all’anno: significa 600 cani in meno sul territorio. Animali vaganti che spesso diventano vittime, investiti nelle strade e a volte persino avvelenati». 

«Sicuramente siamo sulla buona strada - ha aggiunto nel corso dell’incontro la Garante per gli animali del Comune di Quartu Donatella Perseo -. La sterilizzazione è assolutamente indispensabile, ma stiamo preparando anche nuove giornate di microchippatura, altra iniziativa di estrema importanza. Con essa vogliamo puntare sulla sensibilizzazione delle adozioni dal canile e sulla formazione dei cittadini, partendo dalle scuole». Tema caro anche all’assessora ai Territori Extraurbani Tiziana Cogoni: «A Flumini il problema è molto sentito. Per questo dobbiamo ripartire dalla formazione culturale degli adulti di domani e organizzare anche incontri pubblici, alla presenza di tutte le figure interessate, dai veterinari agli educatori cinofili. L’ignoranza va combattuta, a vantaggio dell’informazione».

In chiusura il vice sindaco Sanna ha annunciato: «Puntiamo alla realizzazione di un’oasi canina e felina. L’Amministrazione comunale si impegna a mettere a disposizione un’area, in località Sa Serrixedda. Stiamo definendo le questioni di carattere formale, poi apriremo una manifestazione di interesse per invitare le associazioni a proporsi per la definizione del progetto e per la gestione. Contiamo di chiudere questa fase di progettazione preliminare entro quest’anno, per arrivare poi alla realizzazione di questo spazio aperto a soluzioni condivise e andare così incontro al forte spirito volontaristico che caratterizza il settore».

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata