Secondo ergastolo definitivo per Niveo Batzella, accusato dell’omicidio di Sergio Tronci, l’operaio di Assemini che lavorava alla Vesuvius, bruciato vivo nel febbraio del 2004 ad Ortacesus dopo essere stato pestato a sangue per una relazione clandestina con la compagna dell’imputato.

Ieri mattina la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’ergastolano, già condannato per l’omicidio di Gianluca Carta, freddato nel 2011 con un colpo alla nuca e ritrovato nelle campagne di Sestu. Quel delitto era nato da contrasti divampati nel settore dei night.

Stando alla ricostruzione processuale, nella notte fra il 28 e il 29 febbraio 2004, Sergio Tronci, 52 anni, sarebbe stato picchiato, incaprettato e bruciato vivo nel bagagliaio della sua auto, poi trovata da un gruppo di forestali. L’operaio teneva i cavalli di Batzella, ma avrebbe avuto anche una relazione con la compagna del boss, a capo di una banda che poi negli anni avrebbe commesso altri reati.

Tronci sarebbe stato attirato in una trappola e poi picchiato a sangue e ucciso col fuoco. A risolvere il giallo è poi stata la pm Rossana Allieri con i carabinieri che otto anni dopo l’omicidio avevano riaperto le indagini. Ora il secondo ergastolo è diventato definitivo.

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