"Ben venga la riapertura del reparto oncologico della Nuova casa di cura, ma la Regione dia garanzie ai pazienti".

Coordinamento degli ex pazienti oncologici, Socialismo Diritti Riforme, Fidapa Cagliari, Fondazione Taccia, Adiconsum, Tribunale del malato, Lega italiana lotta contro i tumori, intervengono in seguito alla proposta dell'amministratore delegato della clinica di Decimomannu di garantire terapie chemioterapiche a venti utenti. Un aiuto all'emergenza in corso al Businco, scenario di code interminabili per l'accesso alle cure salva vita.

L'ad si è detto disponibile a riaprire il reparto chiuso nel 2018, a patto che la Regione, questa volta, paghi per intero le prestazioni. Gli ex pazienti hanno sempre imputato la dismissione del reparto decimese a motivi economici. La proprietà parlava invece di "evoluzione travolgente dell'oncologia medica che rende difficile, per una piccola struttura, stare al passo coi tempi. Non abbiamo recriminazioni nei confronti di Regione e Ats".

La settimana scorsa l'amministratore delegato è però uscito allo scoperto: "Solo la metà delle attività in day hospital veniva remunerata". Per questo ex pazienti e associazioni reputano la candidatura della clinica "una buona notizia, ma che suscita sorpresa e perplessità. Sarebbe encomiabile lo slancio salvifico della Nuova casa di cura se avessimo dimenticato quanto detto e fatto due anni fa. Il servizio fu interrotto dall'oggi al domani".

Gli ex pazienti chiedono ora garanzie alla Regione: "Nella convenzione vengano inserite clausole per assicurare le migliori cure, nuovi farmaci salvavita, dotazioni diagnostiche e il servizio nel periodo delle ferie estive dei dipendenti. Non è accettabile una nuova eventuale chiusura senza preventiva comunicazione a pazienti e famiglie, l'individuazione delle strutture di destinazione e dei medici di riferimento, la consegna gratuita delle cartelle cliniche e di ogni utile referto. È indispensabile il coordinamento tra i medici della Casa di Cura e delle strutture di destinazione per la continuità terapeutica".

Le proposte domani saranno discusse in commissione Sanità del Consiglio regionale.
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