Non sono bastate proteste e petizioni. E nemmeno le tanti croci sulla strada. In via S'Ecca S'Arrideli a Quartu Sant'Elena le fermate degli autobus e l'intera strada non sono ancora state messe in sicurezza. Così il pullman lo si aspetta in cunetta tra le erbacce e le auto che sfrecciano a tutta velocità.

Proprio in una di queste fermate, appena sceso dal bus, aveva perso la vita
Matteo Fabbrocile, il tredicenne falciato da un'auto. Adesso, in attesa di interventi che non arrivano, qualcuno in quella fermata ha sistemato un divano come forma di protesta. Per sedersi e attendere l'autobus laddove non c'è niente se non buio e pericoli e il rischio ogni giorno di perdere la vita. Un divano per sollecitare la messa in sicurezza di una delle arterie più pericolose del territorio.
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