"Venite subito, si trova nello stagno di Colostrai e sembra ferito gravemente".

Pochi minuti e il mezzo di soccorso è sul posto.

La chiamata però non è diretta al 118 ma a Gabriele Porcu, il veterinario che per la prima volta nel Sarrabus e nel Gerrei - grazie a un progetto della Provincia - gestisce il servizio di pronto soccorso per animali selvatici.

Il ferito, in questo caso, era un fenicottero.

Il servizio è partito lo scorso 22 luglio in tutto il sud Sardegna ed è coordinato dal Caras, il centro di recupero animali selvatici con sede a Monastir.

Tante le telefonate soprattutto al numero della forestale (1515), che rigira la chiamata al veterinario: "Sono stato contattato - ha spiegato Porcu - anche da molti turisti, allarmati in particolare per i fenicotteri o le poiane che si trovano negli stagni di Colostrai e di Torre Salinas. Per fortuna non sempre l'animale era ferito. Una famiglia del nord Italia ad esempio ha avvistato un piccolo fenicottero a loro dire avvelenato perché non si muoveva, invece era semplicemente ancora troppo piccolo".

LA RAPIDITÀ - Altre volte l'intervento è stato determinante, come nel caso di un falco di palude a Feraxi: "Aveva una grossa ferita all'ala destra - ha spiegato Porcu che è anche consigliere comunale a Villaputzu - perché era rimasto impigliato in una rete metallica. Nei primi due o tre giorni mi sono preoccupato di stabilizzarlo poi l'ho portato al centro di Monastir per una ripresa completa".

L'ultimo intervento riguarda una tartaruga: "Qualche automobile l'ha schiacciata e si è rotto il carapace allora con una resina speciale l'ho ricostruito. Col tempo il carapace si risalda e la resina viene espulsa".

Dalle tante telefonate ricevute Porcu percepisce che la sensibilità dei cittadini nei confronti degli animali sta crescendo sempre più: "Questo non può che farmi piacere. C'è però ancora tanto lavoro da fare, anche da parte delle istituzioni. Ci mettano ad esempio nelle condizioni di raccogliere eventuali animali morti per strada, basterebbe un centro autorizzato con delle celle freezer. Invece troppe volte le carcasse restano per strada". Ottima, in ogni caso, la collaborazione con la Forestale: "Talvolta solo grazie a loro riesco a raggiungere i posti più impervi dove c'è un animale ferito", ha concluso.

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