"Per noi il senso unico è diventato una soluzione di buon senso: contrasta la sosta selvaggia, tutela l'utenza debole dei pedoni. Tutte le polizie locali della Sardegna invidiano il nostro lavoro".

Così Luigi Perra, il comandante della polizia locale di Monastir ha difeso l'istituzione, oltre un anno fa, del senso unico nella parte più stretta della via Nazionale, a Monastir.

L'intervento è stato causa di polemiche roventi, con la nascita di un comitato spontaneo di cittadini contrario al senso unico che, indirettamente, ha causato la cancellazione da parte dell’Arst di 20 corse di trasporto pubblico.

Comitato che ha presentato ricorso al Tar per la cancellazione del senso unico.

"Ci conforta la sentenza del Tar", ha aggiunto il comandante Perra, commentando il pronunciamento dei giudici amministrativi che hanno rigettato il ricorso.

"Il senso unico ha creato malcontento, insoddisfazione, per i disagi alla circolazione e alle attività commerciali: sono maturi i tempi per modificare l’ordinanza", ha detto in Aula Luigi Cucca, del gruppo misto.

Anche la minoranza guidata da Modesto Fenu, che ha chiesto la convocazione del Consiglio comunale, è tornata a criticare il provvedimento. "Chiediamo che l'ordinanza sul senso unico sia oggetto di consultazione popolare", ha detto Fenu.

"I risultati della nostra decisione sono sotto gli occhi di tutti: è migliorata la viabilità e la sicurezza dei pedoni, e i posteggi sono aumentati, a beneficio delle attività commerciali", è stata la replica del sindaco Luisa Murru, prima del voto che, a maggioranza, ha respinto la richiesta di referendum.
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