Minacce con il coltello in Comune: domiciliari per il quarantanovenne di Capoterra
Alessandro Massidda pretendeva la consegna di denaro da parte dell'amministrazione, ha lasciato il carcere di UtaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Lascia il carcere di Uta ma resta agli arresti domiciliari Alessandro Massidda, il quarantanovenne che nel pomeriggio di lunedì si è presentato in Municipio a Capoterra, armato di coltello a serramanico, con la pretesa di farsi consegnare il denaro che, a suo dire, gli era dovuto da parte dell'amministrazione.
Prima aveva inveito contro alcuni dipendenti, poi contro un agente di polizia locale che aveva tentato di fermarlo, poi è stato placcato da un vicebrigadiere dei carabinieri fuori servizio, che si trovava in Comune per ragioni personali: il militare, in abiti civili, ha placcato e disarmato Massidda, che è stato poi arrestati dai carabinieri del Radiomobile.
Questa mattina, durante l'udienza di convalida davanti alla giudice Giulia Tronci il quarantanovenne, assistito dall'avvocato Fabio Cannas, si è scusato per le sue azioni, dettate dalla disperazione per la mancanza di denaro. E il Tribunale ha disposto i domiciliari.
(Unioneonline)
