"Sono passati dieci mesi da quella incredibile grandinata che ha distrutto le mie serre, ma ancora dall'assicurazione non ho ancora ricevuto un euro: questa situazione rischia di gettare sul lastrico la mia azienda".

Luigi Picci, serricoltore di Pula, lo scorso gennaio aveva subito gravi danni a causa del maltempo che si era abbattuto su tutta la costa sud-occidentale dell'Isola.

Secondo la stima dei periti, la grandine aveva provocato danni per 110mila euro: per ripararli, l'imprenditore serricolo era stato costretto a chiedere prestiti alle banche e ai privati.

"La mia compagnia assicurativa sin da subito aveva chiarito che mi avrebbero rimborsato solamente la metà dei danni subiti, questo perché, secondo loro, il premio assicurativo che versavo era troppo basso - racconta Luigi Picci -, ma, a distanza di dieci mesi non ho avuto ancora nulla. La grandine aveva distrutto 1.700 vetri; in più, in quella realizzata con le coperture in plastica, era stata crivellata dai chicchi di ghiaccio: per poter mantenere l'azienda produttiva ho dovuto indebitarmi".

A Luigi Picci non è rimasto altro che affidarsi ad un avvocato.

"Ho messo tutto nelle mani di un legale perché non è pensabile dover aspettare quasi un anno per avere quel denaro - dice -, ci sono imprenditori che, costretti dalla crisi, hanno accettato dalle compagnie assicurative rimborsi molto più bassi rispetto a quanto gli spettava, perché rischiavano di fallire. Mi auguro di avere presto quanto mi spetta, perché senza quei soldi sarà difficile tirare avanti".
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