Ci vorranno 90 giorni per stabilire con esattezza cosa ha ucciso Luca Paulis, il giovane operaio di 28 anni di Quartu trovato cadavere giovedì scorso nelle campagne di Maracalagonis.

Il medico legale, professor Roberto Demontis, e la sua equipe hanno prelevato dalla salma del giovane diversi tessuti per i necessari esami istologici e tossicologici che saranno effettuati dall'Istituto medico legale della Cittadella universitaria di Monserrato con la collaborazione dell'Istituto di medicina legale di Verona.

Esami complessi, per i quali saranno appunto necessari tre mesi di tempo.

I fatti sono noti: sul corpo dell'operaio, dipendente di una ditta di autospurgo gestita dalla sua stessa famiglia, non sono state rilevate tracce che possano far pensare all'omicidio.

Nessuna ferita da arma da taglio o da sparo, nessun segno di bastonate. Nulla di nulla.

Da qui la necessità di ricorrere agli esami di medicina legale per chiarire la causa della morte del giovane.

Le indagini dei carabinieri di Quartu e Cagliari (sono coordinate dai maggiori Valerio Cadeddu e Michele Cappa), vanno avanti anche esaminando il racconto di un amico della vittima col quale Paulis si sarebbe intrattenuto nella sera della tragedia.

Il riserbo è totale.

Le indagini sono seguite attimo per attimo dal sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari Rossanna Allieri.

Intanto, lo stesso magistrato ha disposto la restituzione della salma alla famiglia per i funerali.

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